Giardini di Orazio
Il Giardino Formale e il Belvedere
Il Giardino Formale è un giardino segreto, nascosto sul tetto della fortezza.
Fu creato nel 17° secolo dai Nuñez Sanchez, che erano una potente famiglia di antiche origini spagnole e portoghesi, nonché esperti sostenitori dell'arte.
Originariamente era un Giardino del Paradiso, nello stile sviluppato nella Spagna storica, e incudeva entrambi gli elementi tipici del disegno del giardino e delle tecniche avanzate di irrigazione mutuate dalle esperienze degli straordinari giardini persiani e islamici.
Dispone di un Belvedere, un terrazzo che domina le bellissime vedute poi immortalate da Hackert come vedute pittoricamente ideali.
Racchiuso fra la corte e il Belvedere, aveva le sue direttrici centrali lungo due assi incrociati, verso quindi tutte le direzioni cardinali, con quadranti cintati di siepi. Probabilmente al tempo c'erano anche rose e melograni. Il giardino faceva uso di importanti cisterne d'acqua costruite sulla sommità della fortezza sin dal Medio Evo. Furono incorporate, e probabilmente anche ampliate, dall'architetto ingaggiato dai Nuñez per essere poste a servizio del giardino, secondo la miglior tradizione ispanica.
Quando Alessandro del Gallo e sua moglie Julie Bonaparte si stabilirono a Mandela nel XIX secolo, resero il Castello una dimora signorile.
Due jardins d’hiver (giardini d'inverno) in stile francese furono aggiunti ai lati dell'edificio principale, che abbracciava il giardino con i suoi due corpi divergenti. Questo consentì il transito dentro casa lungo i corridoi, a fianco ai quali le camere si aprivano l'una dentro l'altra e venivano riscaldate dal sole in inverno, mentre d'estate lasciavano ammirare i giardini riparati dal sole.
Il grande patio quadrangolare di consolidata tradizione spagnola, costruito dai Nuñez, fu eliminato per consentire alle carrozze di raggiungere la parte alta della fortezza. Le nuove addizioni modificarono la pianta del Giardino del Paradiso, anche se è tuttora possibile riconoscerne la struttura ad assi incrociati. Una parte del giardino fu risistemata per assumere lo stile del giardino formale alla francese.
Casa e giardino non sono più cambiati, da allora. Oggi il giardino è piantumato principalmente con una collezione di antichi ibridi di rosa del XIX secolo e di provenienza cinese; sono dentro e attorno ai lotti cintati da siepe, alcuni a quadrante, altri al modo formale francese.
Alcuni ospiti, come Ernest Hébert (1817-1908), solevano fermarsi a dipingere en plein air in questo giardino, all'ombra degli alberi piantati nell'area del portico.
Accesso solo su prenotazione.